Cassazione civile Sez. I sentenza n. 18601 del 3 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18601CIV

Massima

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Il verbale di accertamento di un'infrazione amministrativa redatto da un pubblico ufficiale fa piena prova, fino a querela di falso, limitatamente ai fatti attestati dal pubblico ufficiale come da lui compiuti ovvero come avvenuti in sua presenza e da lui conosciuti, senza margini di apprezzamento o discrezionalità. Pertanto, la querela di falso è esperibile solo avverso le attestazioni di fatti oggettivi contenute nel verbale, e non anche avverso le valutazioni o qualificazioni giuridiche effettuate dal pubblico ufficiale, le quali possono essere sindacate nell'ambito del giudizio di opposizione all'ordinanza-ingiunzione. In tale giudizio, il giudice può esaminare anche il profilo dell'intrinseco fondamento dell'atto, compreso l'accertamento dell'esistenza storica dei fatti addebitati, ma non può omettere di pronunciarsi sulla domanda di accertamento del luogo in cui si sono svolti i fatti, qualora tale domanda sia stata specificamente proposta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FORTE Fabrizio - Presidente

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. BENINI Stefano - Consigliere

Dott. GIANCOLA Maria C. - rel. Consigliere

Dott. CRISTIANO Magda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 2387-2010 proposto da:

(OMISSIS) S.R.L. IN LIQUIDAZIONE (C.F. (OMISSIS)), gia' (OMISSIS) S.R.L., in persona del legale rappresentante pro tempore, nonche' (OMISSIS) (C.F. (OMISSIS)), elettivamente domiciliati in (OMISSIS), presso l'avvocato (OMISSIS), che li rappresenta e difende unitamente agli avvocati (OMISSIS), (OMISSIS), giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrenti -

contro

MINISTERO DELL'INTERNO - PREFETTURA DI MILANO - UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO;

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