Cassazione penale Sez. III sentenza n. 37828 del 25 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:37828PEN

Massima

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Il giudice di rinvio, a seguito di annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione, è vincolato al rispetto del principio di diritto enunciato dalla sentenza di annullamento, ma conserva la libertà di determinare il proprio convincimento di merito mediante un'autonoma valutazione della situazione di fatto relativa al punto annullato, potendo pervenire allo stesso risultato decisorio della pronuncia annullata attraverso argomentazioni diverse da quelle censurate in sede di legittimità. Pertanto, il giudice di rinvio può procedere a una diversa qualificazione giuridica dei fatti, purché nel rispetto del principio di correlazione tra accusa e sentenza e senza incorrere in una reformatio in peius. La mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche deve essere adeguatamente motivata, tenendo conto della gravità dei fatti e dell'intensità del dolo, anche in assenza di precedenti penali. Infine, in caso di annullamento parziale di una sentenza di condanna per reato continuato, il giudice di rinvio non è vincolato alla pena già determinata per il reato residuo meno grave, ma deve rideterminarla secondo i criteri di cui all'articolo 133 c.p., nel rispetto dei limiti edittali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Mu. Ar. nato il (OMESSO);

2) Pr. Fa. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 18.6.2009 della Corte di Assise di Appello di Bari;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

sentite le conclusioni del P.G., Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto dei ricorsi.

OSSERVA

1) Con sentenza in data 7 aprile 2004 la Corte di Assise di Appello di Bari confermava la sentenza della Corte di Assise di Bari con la quale Mu. Ar. e Pr. Fa. erano stati con…

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