Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 487 del 2018

ECLI:IT:TARBS:2018:487SENT

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Nell'esercizio della potestà pianificatoria, l'amministrazione comunale gode di ampia discrezionalità nella destinazione d'uso delle singole aree, potendo anche apportare modifiche "peggiorative" rispetto agli interessi dei proprietari, salvo che non siano inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità. La disparità di trattamento tra proprietari può essere censurata solo in presenza di assoluta identità di situazioni di fatto e di conseguente irragionevole diversità del trattamento riservato, la cui prova rigorosa deve essere fornita dall'interessato. La destinazione di un'area a verde agricolo non deve necessariamente rispondere all'esigenza di promuovere specifiche attività di coltivazione, potendo giustificarsi anche con le esigenze dell'ordinato governo del territorio, tra le quali la necessità di impedire ulteriori edificazioni o un congestionamento delle aree, ovvero di garantire l'equilibrio delle condizioni di vivibilità, compensando gli effetti dell'espansione dell'aggregato urbano. Nel periodo transitorio previsto dalla legge regionale, i Comuni possono approvare modifiche alle previsioni di trasformazione già esistenti per incentivarne e accelerarne l'attuazione, ma tale facoltà è subordinata alla presentazione del progetto di piano attuativo entro il termine di trenta mesi dall'entrata in vigore della legge regionale, in mancanza del quale il Comune può sospendere la previsione del PGT sino all'esito della procedura di adeguamento alle direttive regionali e alle indicazioni provinciali.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/05/2018

N. 00487/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01053/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1053 del 2016, proposto da
((omissis)), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall’avv.to ((omissis)), con domicilio “digitale” corrispondente alla PEC indicata negli scritti difensivi, e domicilio “fisico” presso il suo studio in Brescia, Via Diaz n. 13/C;

contro

Comune di Brescia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio “digitale” corrispondente alla PEC indicata negli scritti difensivi, e domicilio “fisico” presso la sede dell’Avvocatura civica in Brescia,…

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