Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2415 del 20 gennaio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:2415PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice dell'esecuzione penale, in presenza dei presupposti di cui all'art. 460, comma 5, c.p.p., è competente a dichiarare l'estinzione della contravvenzione oggetto di condanna con decreto penale divenuto irrevocabile e a ordinare la conseguente cancellazione della relativa iscrizione dal casellario giudiziale, in quanto tale disposizione, successiva e speciale rispetto all'art. 687, comma 2, lett. c), c.p.p., prevede la radicale estinzione del reato e di ogni suo effetto penale, ivi compresa la non reiterabilità dei benefici, a prescindere dalla concessione del beneficio di cui all'art. 175 c.p.

Sentenza completa

FATTO E DIRITTO Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Bergamo, in composizione monocratica, decidendo quale giudice dell'esecuzione penale su istanza di T. B., pronunziava declaratoria estintiva, con espresso ordine di cancellazione della condanna dal casellario giudiziale, in ordine ad una contravvenzione per la quale l'istante aveva riportato condanna alla pena di L. 250.000 di ammenda, con il beneficio di cui all'art. 175 c. p., con decreto penale del G.I.P. della Pretura Circondariale in sede, non opposto, pronunziato in data 1.3.95 e divenuto irrevocabile il 19.9 dello stesso anno. Il provvedimento veniva motivato ai sensi dell'art. 460 c. 5 c. p.p., dandosi atto che la condannata aveva provveduto il 15.11.2001 al pagamento dell'ammenda e non commesso, nei cinque anni successivi all'irrevocabilità del decreto penale, altri reati della stessa indole, nonché, per quanto riguarda l'ordine di cassazione, sul rilievo che alla T.…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.