Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38027 del 1 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:38027PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, può essere desunto dalla gravità e dalle modalità della condotta delittuosa, rivelative di un radicato inserimento dell'indagato in contesti criminali di rilevante spessore, a prescindere dalla risalenza temporale dei fatti e dall'assenza di precedenti penali, qualora non emergano elementi idonei a dimostrare l'esistenza di adeguate capacità di autocontrollo. In tali ipotesi, la misura cautelare della custodia in carcere può ritenersi l'unica idonea a soddisfare le esigenze cautelari, non essendo sufficienti misure meno afflittive. Il giudizio di legittimità sulla motivazione del provvedimento cautelare è limitato alla verifica della coerenza logica delle argomentazioni, senza poter procedere a una diversa valutazione delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo G. - Presidente

Dott. ROMIS Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 83/2012 TRIB. LIBERTA' di BRESCIA, del 06/03/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO RPMIS;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. D'AMBROSIO Vito il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha concluso per insistendo per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Il GIP d…

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