Il Comune può legittimamente negare il rilascio di una concessione demaniale marittima per la realizzazione di un impianto di distribuzione di carburanti liquidi per imbarcazioni, qualora l'area interessata sia stata destinata dal medesimo Comune alla realizzazione di un porto turistico da attuarsi mediante finanza di progetto. Tale destinazione d'uso, rientrante nella discrezionalità del potere di pianificazione urbanistica, comporta la ritenuta incompatibilità dell'impianto di distribuzione di carburanti con la prevista realizzazione del porto turistico, in quanto la presenza di tale impianto potrebbe pregiudicare la fattibilità economica dell'opera pubblica, incidendo negativamente sui flussi di cassa necessari per il coinvolgimento dei capitali privati nella realizzazione e gestione del porto turistico. Il Comune, pertanto, può legittimamente negare il rilascio della concessione demaniale marittima per la realizzazione dell'impianto di distribuzione di carburanti, in ragione della prevalente esigenza di tutelare l'interesse pubblico connesso alla realizzazione del porto turistico mediante finanza di progetto, in applicazione del principio di prevalenza dell'interesse pubblico primario rispetto a quello secondario. Tale diniego non viola il principio di proporzionalità, in quanto la realizzazione dell'impianto di distribuzione di carburanti risulta incompatibile con la specifica destinazione d'uso impressa all'area dal Comune nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria, e non può essere considerato come un'immunità totale dall'applicazione delle regole dettate in sede di pianificazione urbanistica, essendo comunque salva la potestà comunale di individuare le caratteristiche delle aree sulle quali possono essere realizzati tali impianti.