Cassazione penale Sez. II sentenza n. 49297 del 15 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:49297PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più reati di truffa e falso in concorso, ricettazione aggravata continuata, possesso e fabbricazione di documenti d'identità falsi aggravati continuati, truffa aggravata continuata, si configura quando tra i partecipi vi sia un vincolo associativo stabile, con precisa distribuzione dei compiti, legati dalla comune intenzione di realizzare una serie indefinita e imprecisata di reati, con la consapevolezza di fornire un apprezzabile e decisivo contributo alla consumazione delle singole condotte delittuose nell'attuazione del programma criminoso, anche quando l'associazione sia stata costituita successivamente ad un'attività delittuosa iniziata con fatti isolati di semplice concorso. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, nel riconoscimento o meno delle circostanze attenuanti generiche e nella valutazione complessiva degli elementi rilevanti ai fini della personalizzazione della sanzione, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato anche con il solo riferimento agli elementi ritenuti decisivi, senza necessità di esaminare tutti gli argomenti favorevoli dedotti dall'imputato, e non può fondarsi sulla scelta del rito abbreviato, che comporta già una predeterminata riduzione di pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto personalmente da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), d'ufficio, avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano, quarta sezione penale, n. 5878/2013, in data 14.01.2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
preso atto della ritualita' delle notifiche e degli avvisi;
sentita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. Pellegrino Andrea;
udita la requisitoria del Sostituto procuratore generale dott. Angel…

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