Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1454 del 2013

ECLI:IT:TARLE:2013:1454SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria edilizia successivamente all'emanazione di un provvedimento di demolizione di opere abusive rende inefficace tale provvedimento sanzionatorio, imponendo all'amministrazione comunale il riesame dell'abusività dell'opera e la necessaria adozione di un nuovo provvedimento di accoglimento o di rigetto della domanda di sanatoria. Pertanto, in caso di rigetto espresso o tacito della richiesta di permesso di costruire in sanatoria, l'amministrazione comunale è tenuta a emanare una nuova ordinanza di demolizione, assegnando nuovi termini per l'adempimento, non potendo portare a esecuzione il precedente provvedimento sanzionatorio ormai privo di effetti giuridici. Il ricorso avverso il primo provvedimento di demolizione deve essere dichiarato improcedibile, essendo venuto meno l'interesse a ricorrere, con l'onere per il privato di impugnare il nuovo provvedimento repressivo successivamente adottato.

Sentenza completa

N. 01013/2012
REG.RIC.

N. 01454/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01013/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1013 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, via Calabria, 3;

contro

Comune di Soleto, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, via IV Novembre, 41;

per l’annullamento

- dell’ordinanza n. 18 del 30 aprile 2012, prot. n. 4238, notificata in data 3 maggio 2012, a firma del responsabile del Settore Edilizia-Urbanistica-Ambiente del Comune di Soleto;

- di tutti gli altri atti e/o provvedimenti presupposti, connessi e consequenziali.

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