Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3453 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:3453SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un provvedimento sanzionatorio di natura vincolata, che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico né una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'amministrazione non è tenuta a motivare sulla conformità delle opere alla normativa urbanistica ed edilizia, salvo il caso di istanze di accertamento di conformità ex art. 36 D.P.R. 380/2001. Nelle zone soggette a vincolo paesaggistico, la prevalenza dell'interesse pubblico alla tutela del paesaggio, di rilievo costituzionale ex art. 9 Cost., si impone in re ipsa, senza che rilevi il decorso di un lungo lasso di tempo dalla realizzazione dell'abuso edilizio. In tali casi, non trovano applicazione i principi giurisprudenziali che, in assenza di vincoli paesaggistici, richiedono una motivazione rafforzata sull'attualità dell'interesse pubblico alla demolizione, a fronte di un consolidato affidamento del privato. L'ordine di demolizione non deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento ex art. 7 L. 241/1990, trattandosi di un atto dovuto, volto a reprimere un abuso edilizio, che sorge in virtù di un presupposto di fatto di cui il destinatario deve essere ragionevolmente a conoscenza. Inoltre, in caso di infondatezza delle censure di carattere sostanziale, i vizi formali non possono condurre all'annullamento dell'atto, in applicazione dell'art. 21-octies, comma 2, L. 241/1990.

Sentenza completa

N. 06818/2010
REG.RIC.

N. 03453/2014 REG.PROV.COLL.

N. 06818/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6818 del 2010, proposto da:
Immacolata Mastellone, rappresentata e difesa dall'avv. Liberato Mazzola, con domicilio ex lege in Napoli, segreteria T.A.R. Campania, p.zza Municipio;

contro

Comune di Massa Lubrense in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Sergio Mascolo, con domicilio eletto in Napoli, via Cuma, 28 presso lo studio dell’avv. Lambiase;

per l'annullamento

dell'ordinanza di demolizione n.344 del 22 settembre 2010 emessa dal Responsabile del Servizio Urbanistica del Comune di Massa Lubrense notificata il 23/09/2010;

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