Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34188 del 16 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34188PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di custodia cautelare, afferma che la valutazione degli elementi probatori compiuta dal giudice del riesame non è illogica né contraddittoria, in quanto si fonda su un'analisi altamente probabilistica, saldamente ancorata allo svolgimento dei fatti, che evidenzia la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato. In particolare, il ragionamento del tribunale del riesame valorizza gli accertamenti della polizia giudiziaria, le dichiarazioni delle persone offese e dei testimoni, nonché il contenuto delle intercettazioni telefoniche, che nel loro complesso consentono di ricostruire in modo coerente il coinvolgimento dell'indagato nella commissione dei reati contestati, caratterizzati da modalità allarmanti che denotano una peculiare pericolosità sociale. Pertanto, la scelta della misura cautelare risulta adeguatamente motivata e rispettosa del principio di proporzionalità, in quanto giustificata dalla gravità degli indizi di colpevolezza e dalla necessità di prevenire la reiterazione di analoghi reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. DO. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 246/2011 TRIB. LIBERTA' di VENEZIA, del 02/03/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI DIOTALLEVI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Ma. Do. ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza in data 2 marzo 2011…

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