Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38922 del 15 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:38922PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve effettuare un apprezzamento unitario e complessivo degli elementi probatori, anche se singolarmente suscettibili di spiegazioni alternative, purché coordinati in modo organico e idonei a dimostrare l'esistenza di un vincolo associativo stabile e permanente finalizzato alla realizzazione di un programma criminoso. A tal fine, rilevano sia le modalità di commissione dei reati, che denotino una struttura organizzativa e una pianificazione dell'attività delittuosa, sia la personalità dell'indagato, desumibile dai precedenti penali e dai comportamenti concreti, in base ai quali il giudice deve escludere che esigenze cautelari possano essere soddisfatte con misure meno afflittive rispetto alla custodia in carcere, ove risulti un concreto pericolo di reiterazione dei reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. GA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 25/03/2008 TRIB. LIBERTA' di CATANIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MELIADO' GIUSEPPE;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)).

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con provvedimento in data 25.3.2008 il Tribunale del riesame di Catania confermava l'ordinanza emessa dal GIP in sede in data 19.2.2008 con la quale era stata applicata la misura cautelare della custodia …

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