Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6332 del 8 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:6332PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia è un reato abituale, costituito da una pluralità di condotte reiterate nel tempo, anche con intervalli, che sottopongono il soggetto passivo a sofferenze fisiche e morali. L'abitualità della condotta non viene meno per il solo fatto che l'agente si sia assentato per periodi dalla casa familiare per esigenze lavorative, dovendo in tal caso valutarsi la configurabilità della serie integrativa del reato nei periodi di effettiva convivenza. Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e attendibili dal giudice di merito, possono costituire prova sufficiente ai fini dell'affermazione di responsabilità, senza necessità di ulteriori riscontri esterni, purché la motivazione sia adeguata e logica. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche è rimesso alla discrezionalità del giudice, che deve motivare quanto basta a chiarire la sua valutazione circa l'adeguamento della pena concreta alla gravità della condotta e alla personalità del reo. Ai fini della determinazione della pena, il giudice deve tenere conto dei parametri previsti dall'art. 133 c.p., senza l'obbligo di esaminare tutti i criteri indicati dalla norma, potendo limitarsi a quelli ritenuti prevalenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato al (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/02/2017 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), del foro di Firenze, che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN F…

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