Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di gravi reati fiscali, riciclaggio e reimpiego di denaro di provenienza illecita, nonché di altri reati contro la pubblica amministrazione e la fede pubblica, è configurabile quando sussistono gravi indizi di un vincolo associativo stabile e duraturo tra più soggetti, caratterizzato da una struttura organizzativa, da una ripartizione di compiti e da una finalità comune di realizzare in modo sistematico e continuativo una pluralità di delitti, anche attraverso l'utilizzo di società di comodo e complesse operazioni finanziarie transnazionali volte a creare crediti IVA fittizi, evadere le imposte e riciclare i proventi illeciti. In tali casi, le esigenze cautelari di prevenzione della reiterazione dei reati e di tutela della prova possono giustificare l'applicazione di misure restrittive della libertà personale anche a soggetti che, pur non essendo promotori o direttori dell'associazione, abbiano svolto un ruolo di copertura e agevolazione delle attività illecite, dimostrando la propria affidabilità e la piena consapevolezza del disegno criminoso, nonché la disponibilità a mettere a disposizione dell'organizzazione il proprio patrimonio di origine illecita.