Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35824 del 8 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35824PEN

Massima

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Il falso materiale commesso mediante l'alterazione di documenti pubblici, anche se di natura meramente formale, integra il reato di falso quando tale condotta sia strumentale alla realizzazione di una truffa, essendo sufficiente che il documento alterato sia idoneo a trarre in inganno la pubblica amministrazione o i privati, indipendentemente dalla concreta verificazione dell'evento ingannevole. In tali casi, la partecipazione dell'imputato alla condotta truffaldina, anche attraverso la falsificazione di documenti, è correttamente rilevata dai giudici di merito sulla base di una motivazione immune da vizi logici, senza che possano essere ritenuti specifici i motivi di ricorso che si risolvono nella mera reiterazione di quanto già dedotto in appello e motivatamente disatteso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 29/11/2016 della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AGOSTINACCHIO Luigi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DALL'OLIO Marco, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con sentenza del 26/03/2018 la Corte di Appello di Palermo confermava la pronuncia eme…

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