Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28835 del 19 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:28835PEN

Massima

Massima ufficiale
È manifestamente infondata, in relazione agli artt. 3, 24 e 111 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 429, comma 3, cod. proc. pen. laddove prevede, per l'esercizio del diritto di difesa, un termine dilatorio minimo di venti giorni, diversamente dal termine di trenta giorni previsto per il giudizio immediato fissato a seguito di opposizione a decreto penale di condanna, ai sensi degli artt. 456, comma 3 e 464, comma 1, cod. proc. pen., attesa l'ampia discrezionalità del legislatore nel definire i termini processuali e non risultando manifestamente irragionevole la disciplina relativa all'ipotesi di opposizione a decreto penale, in cui non v'è stato fra le parti il contraddittorio che, invece, è garantito nell'udienza preliminare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/05/2019 della Corte d'appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Emanuela Gai;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Baldi Fulvio, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;
udito per la parte civile l'avv. (OMISSIS) in sost. avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedendo il rigetto;
udito l'avv. (OM…

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