Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7213 del 14 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:7213PEN

Massima

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Il reato di ricettazione si configura quando l'imputato, pur non avendo partecipato al reato presupposto, riceve, acquista o occulta denaro o altra cosa proveniente da un delitto, ovvero si intromette nel farle acquistare, ricevere od occultare, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto. L'elemento soggettivo del reato di ricettazione può essere desunto anche dalla mancata indicazione, da parte dell'imputato, della provenienza della cosa ricevuta, in quanto tale omissione è rivelatrice della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di ricettazione, non è necessario che l'imputato abbia avuto la consapevolezza della provenienza delittuosa della cosa, essendo sufficiente che egli abbia agito con dolo generico, ossia con la coscienza e la volontà di ricevere, acquistare od occultare il bene di provenienza illecita, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto. Inoltre, la mancata indicazione da parte dell'imputato delle modalità di ricezione del bene impedisce ogni valutazione in ordine all'elemento soggettivo anche con riguardo all'ipotesi di incauto acquisto, escludendo pertanto la configurabilità di tale reato in alternativa a quello di ricettazione. Il giudice di legittimità, nel sindacare il vizio della motivazione, non può sostituire la propria valutazione a quella compiuta dai giudici di merito in ordine all'attendibilità delle fonti di prova e alla ricostruzione dei fatti, essendo suo compito verificare se questi ultimi abbiano esaminato tutti gli elementi a loro disposizione, fornendone una corretta interpretazione e una giustificazione razionale delle conclusioni raggiunte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M - Presidente

Dott. GENTILE D. - rel. Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1396/2005 CORTE APPELLO di L'AQUILA del 29/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/12/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Letti il ricorso ed i motivi proposti.

CONSIDERATO IN FATTO

(OMISSIS):<…

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