Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34956 del 18 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:34956PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in materia di misure di prevenzione patrimoniali, può sindacare esclusivamente la violazione di legge, non i vizi motivazionali. La pericolosità sociale, oltre ad essere presupposto ineludibile della confisca di prevenzione, ne determina anche l'ambito temporale di applicazione, sicché possono essere ablati solo i beni acquisiti nel periodo in cui si è manifestata tale pericolosità. Tuttavia, qualora la pericolosità qualificata investa l'intero percorso esistenziale del proposto, il giudice può disporre la confisca di tutti i beni a lui riconducibili. Inoltre, la mancata citazione del terzo intestatario fittiziamente intestatario di un bene non rende ammissibile il ricorso per cassazione proposto dal sorvegliato speciale, in quanto dall'eventuale accoglimento della doglianza non potrebbe mai derivare la restituzione del bene al ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 224/2011 CORTE APPELLO di PALERMO, del 28/02/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;

Letta la requisitoria in data 25/07/2014 del Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione dott. P. Gaeta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto deliberato il 28/02/2014, la Corte di appello di Palermo h…

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