Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35069 del 19 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:35069PEN

Massima

Il coinvolgimento dell'indagato in un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di bancarotta fraudolenta, desumibile da una conversazione telefonica intercettata, unitamente alla concretezza e attualità delle esigenze cautelari, giustificano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. La motivazione del provvedimento cautelare, che evidenzi in modo esauriente il quadro indiziario e le ragioni della scelta della misura più idonea a fronteggiare il periculum libertatis, è immune da vizi logici e di legittimità, restando riservata al giudizio di merito ogni più dettagliata ricostruzione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BO. LU. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ORDINANZA del 16/03/2007 TRIBUNALE DEL RIESAME di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis));

che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. FARNETANI Stefania.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza in data 16 marzo 2007 il Tribunale del riesame di Roma ha sostanzialmente con…

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