Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 19395 del 6 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:19395PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale, già confermato in sede di riesame, non può essere nuovamente sottoposto a valutazione in assenza di nuovi elementi, in quanto la situazione di litispendenza cautelare determina una preclusione endoprocedimentale che impedisce l'avvio di un nuovo procedimento incidentale sullo stesso fatto e sulla base dei medesimi elementi. Tuttavia, qualora l'impugnazione proposta contenga argomenti e documentazione nuovi, idonei a contraddire le ragioni poste a fondamento del provvedimento cautelare, il giudice del gravame non può ometterne l'esame né dichiararne l'inammissibilità, dovendo procedere alla loro valutazione nel merito, al fine di verificare se sussistano i presupposti per la modifica o la revoca della misura cautelare disposta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicett - Consigliere

Dott. BLAIOTTA Roc - rel. Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 850/2012 TRIB. LIBERTA' di BRESCIA, del 15/01/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROCCO MARCO BLAIOTTA;

sentite le conclusioni del PG Dott. Iacoviello, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Il Gip del Tribunale di Brescia ha disposto l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dell'imputato in epigrafe. L&#x…

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