Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12384 del 16 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:12384PEN

Massima

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Il requisito dell'attualità della pericolosità sociale è essenziale per l'applicazione di misure di prevenzione personali, come la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Il giudice della prevenzione ha l'onere di accertare specificamente la persistenza di tale requisito al momento dell'applicazione della misura, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, tra cui il decorso del tempo dall'ultima manifestazione di pericolosità e l'eventuale stato detentivo del soggetto, il quale può aver inciso sulla sua proiezione delinquenziale. Solo nel caso di indiziato di partecipazione a consorterie criminali, il giudice può avvalersi di una presunzione semplice di stabilità del vincolo associativo, purché la sua validità sia verificata alla luce degli elementi concreti del caso. Tuttavia, tale presunzione non opera per soggetti che abbiano riportato condanne per reati comuni, come nel caso di specie, per i quali il giudice è gravato di un onere motivazionale specifico in ordine all'attualità della pericolosità, senza poter far ricorso a mere presunzioni o all'inversione dell'onere probatorio a carico del proposto. La motivazione del provvedimento deve pertanto esplicitare puntualmente i dati fattuali che giustificano la persistenza della proiezione delinquenziale del soggetto, senza limitarsi a considerare sintomatiche le sole condotte pregresse, ma valorizzando anche gli eventuali segnali positivi di distacco dal contesto criminale di riferimento successivi al periodo detentivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 27/01/2017 della CORTE APPELLO di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PAOLA BORRELLI;
lette le conclusioni del Sost. Procuratore generale Dr. FIMIANI PASQUALE, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 27 gennaio 2017, la Corte di appello di Palermo ha confermato il decreto applicativo della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di s…

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