Cassazione penale Sez. III sentenza n. 46009 del 12 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46009PEN

Massima

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Le dichiarazioni spontanee rese dall'indagato in assenza del difensore sono utilizzabili ai fini della valutazione dei gravi indizi di colpevolezza, purché non siano il frutto di sollecitazioni o domande dirette degli inquirenti, ma di una libera e autonoma iniziativa dell'indagato, anche se questi presenti limitate capacità cognitive e relazionali. Tuttavia, l'assenza del verbale contenente le dichiarazioni contestate impedisce alla Corte di verificare la natura spontanea o meno delle stesse, con la conseguenza che il ricorso deve essere rigettato per carenza di prova. Inoltre, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza può essere desunta anche dalle dichiarazioni della persona offesa, senza che l'imputato abbia formulato specifiche censure al riguardo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. ONORATO Pierluigi - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CE. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 27/02/2007 TRIB. LIBERTA' di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SQUASSONI CLAUDIA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. MONTAGNA Alfredo, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito il difensore Avv. FUSARO Natale, sost. proc..

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza 27 febbraio 2007, il Tribunale di Roma ha respinto la istanza di riesame della…

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