Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26033 del 6 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:26033PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale può fondarsi su elementi diversi dalla condanna definitiva per il reato di associazione mafiosa, purché siano acquisiti nel procedimento penale e rivelino il perdurante collegamento del proposto con il contesto criminale di riferimento, anche in assenza di una sentenza irrevocabile di condanna. In particolare, il giudice della prevenzione può legittimamente valorizzare condanne definitive per reati diversi dall'associazione mafiosa, quali estorsione, traffico di stupefacenti e detenzione di armi, nonché elementi probatori acquisiti in procedimenti penali conclusi con sentenze non definitive di assoluzione, purché non vi sia una pronuncia irrevocabile che escluda la sussistenza del fatto. Inoltre, ai fini della pericolosità qualificata ex art. 4, comma 1, lett. a) del d.lgs. n. 159/2011, rileva non solo la partecipazione formale all'associazione mafiosa, ma anche ogni condotta funzionale agli scopi del sodalizio, con esclusione delle mere situazioni di contiguità o vicinanza. Pertanto, il giudice della prevenzione può legittimamente desumere la pericolosità qualificata del proposto da elementi probatori che, pur non integrando gli estremi del reato di cui all'art. 416-bis c.p., rivelino un contributo continuativo da parte del medesimo agli interessi e alle attività del gruppo criminale di riferimento, come nel caso di condotte estorsive o di riciclaggio realizzate con modalità mafiose. Infine, il giudice della prevenzione può fondare il giudizio di pericolosità anche su elementi diversi dalla condanna definitiva, purché acquisiti in un procedimento penale non concluso con sentenza irrevocabile di assoluzione, atteso che l'unico limite all'autonomia del giudizio di prevenzione è costituito dalla negazione di determinati fatti in sede penale con pronunce definitive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovann - Presidente

Dott. IMPERIALI L. - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovann - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del (OMISSIS);
udita la relazione svolta dal Consigliere IMPERIALI LUCIANO;
lette le conclusioni del PG ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi;
Letti i motivi nuovi presentati il 18/03/2022 dal difensore di (OMISSIS), con i quali ha insistito per l'annullamento del provvedimento impugnato.

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