Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1455 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:1455SENT

Massima

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L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive è un atto dovuto dell'amministrazione, sufficientemente motivato con il mero riferimento all'accertata abusività delle opere e alla loro assoggettabilità al regime del permesso di costruire, senza che sia necessaria un'ulteriore motivazione in ordine alla sussistenza di ragioni di pubblico interesse. Ciò in quanto la repressione degli abusi edilizi costituisce un preciso obbligo dell'amministrazione, che non gode di alcuna discrezionalità al riguardo, essendo finalizzata al ripristino dell'assetto urbanistico violato. L'amministrazione non è pertanto tenuta a valutare la sussistenza di un interesse pubblico attuale alla demolizione, salvo il caso in cui vi sia stato un lungo lasso di tempo tra la conoscenza dell'abuso e l'adozione del provvedimento sanzionatorio, tale da far sorgere una posizione di legittimo affidamento del privato.

Sentenza completa

N. 13053/1993
REG.RIC.

N. 01455/2014 REG.PROV.COLL.

N. 13053/1993 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13053 del 1993, proposto da:
Carmine Coppola, rappresentato e difeso dall'avv. Raffaele Marciano, presso il quale è elettivamente domiciliato in Napoli, alla via C. Console n. 3;

contro

Comune di S.Anastasia (n.c.);

per l'annullamento, previa sospensione

a) dell'ordinanza del Sindaco del Comune di S. Anastasia n. 195 del 29 settembre 1993, con la quale è stata ingiunta la demolizione delle opere edilizie realizzate alla via Sellaro Grande;

b) di ogni altro atto antecedente, susseguente, connesso e consequenziale.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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