Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di associazione a delinquere finalizzata all'importazione e al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunta da una serie di condotte significative che, complessivamente valutate, denotino l'organico inserimento dell'imputato in una struttura criminosa a carattere associativo, evidenziando il suo ruolo specifico, funzionale all'associazione e alle sue dinamiche operative e di crescita criminale, compiute con la coscienza e volontà di fare parte dell'organizzazione. In particolare, il ruolo di primo piano nell'organizzazione dei viaggi e delle importazioni, nella coordinazione delle operazioni assegnate ai singoli componenti del gruppo, nonché i rapporti stretti e continuativi con i vertici dell'organizzazione criminale e la distribuzione della droga importata nel territorio italiano, possono integrare gli elementi costitutivi del delitto associativo. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nel valutare la sussistenza delle circostanze attenuanti generiche, il cui mancato riconoscimento è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione.