Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12031 del 22 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:12031PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di beni disposto dal Pubblico Ministero nell'ambito di un procedimento penale pendente nella fase delle indagini preliminari può essere revocato con decreto motivato dello stesso Pubblico Ministero, il quale è l'unica autorità competente a decidere sulla restituzione di tali beni. Il provvedimento di dissequestro emesso dal Pubblico Ministero si consolida e diviene efficace anche in assenza della sua materiale esecuzione, non potendo il Giudice per le Indagini Preliminari, in assenza di una controversia sulla proprietà dei beni, rimettere la questione al giudice civile. L'abnormità del provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari che rimette la controversia sulla proprietà dei beni al giudice civile, in assenza dei presupposti di legge, determina la paralisi del procedimento penale e l'impossibilità di proseguirlo, configurando un vizio di abnormità sia sotto il profilo genetico che funzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. SARACO A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
MINISTERO DELL'INTERNO - FONDO EDIFICI DI CULTO;
avverso l'ordinanza del 31/05/2022 del G.I.P. del TRIBUNALE DI ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO SARACO;
letta la requisitoria del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale GIULIO ROMANO, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata, con restituzione degli atti al G.i.p. del Tribunale di Roma.…

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