Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3928 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:3928SENT

Massima

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Il rilascio di un titolo edilizio in sanatoria costituisce un legittimo esercizio del potere di autotutela da parte della pubblica amministrazione, che non può essere successivamente disconosciuto senza adeguata motivazione. Pertanto, l'amministrazione comunale non può ordinare la demolizione di opere edilizie per le quali sia stato precedentemente rilasciato un permesso di costruire in sanatoria, senza previamente verificare se le opere oggetto del provvedimento di demolizione siano effettivamente diverse e successive rispetto a quelle già sanate. In tal caso, il provvedimento di demolizione è affetto da difetto di motivazione e da eccesso di potere, in quanto adottato in contraddizione con i precedenti atti amministrativi che avevano riconosciuto la legittimità delle opere. Tuttavia, qualora gli interventi edilizi risultino diversi da quelli oggetto dei titoli edilizi in sanatoria, l'amministrazione può legittimamente ordinarne la demolizione, in quanto privi di idoneo titolo abilitativo. Pertanto, il principio di tutela dell'affidamento del privato nei confronti della pubblica amministrazione, che si concretizza nel riconoscimento della validità dei titoli edilizi in sanatoria precedentemente rilasciati, trova un limite nel caso in cui il privato realizzi opere diverse e successive rispetto a quelle già sanate, le quali non possono beneficiare della medesima tutela. In tali ipotesi, l'amministrazione può legittimamente esercitare il proprio potere di autotutela demolitoria, senza incorrere in vizi di eccesso di potere o difetto di motivazione.

Sentenza completa

N. 06680/2009
REG.RIC.

N. 03928/2015 REG.PROV.COLL.

N. 06680/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6680 del 2009, proposto da:
Svetlana Dmitrenko, rappresentato e difeso dall'avv. Marcello Tumiotto, con domicilio eletto presso Marcello Tumiotto in Roma, Via Jacopo Da Ponte, 45;

contro

Comune di Pomezia, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Francesco Lodise, con domicilio eletto presso Romolo Reboa in Roma, Via Flaminia, 213;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 35 del 26 giugno 2009 con cui il Comune di Pomezia ha ordinato la demolizione delle opere ivi indicate;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'a…

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