Il Comune, nell'esercitare il potere di rilascio dell'autorizzazione per l'apertura di un nuovo accesso carrabile su strada statale, regionale o provinciale all'interno di un centro abitato con popolazione inferiore a 10.000 abitanti, è tenuto a valutare attentamente la sussistenza dei requisiti di sicurezza della circolazione stradale, anche in presenza di un preventivo nulla osta dell'ente proprietario della strada, senza limitarsi a recepirne passivamente il contenuto. Tale valutazione deve essere sorretta da un'adeguata istruttoria che prenda in esame tutti gli elementi rilevanti, come le caratteristiche dimensionali dell'accesso, la distanza dalle intersezioni, i coni di visibilità e le velocità di percorrenza del tratto stradale interessato, considerando altresì la possibilità di adottare accorgimenti tecnici idonei a prevenire i rischi per la sicurezza della circolazione. Il mancato svolgimento di tale approfondita istruttoria e la mancata ponderazione degli elementi tecnici prodotti dal privato richiedente, in assenza di una congrua motivazione che ne dimostri l'irrilevanza o l'infondatezza, integrano un vizio di legittimità dell'atto di diniego dell'autorizzazione, che deve essere annullato.