Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16766 del 3 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:16766PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si consuma nel momento in cui il soggetto entra a far parte dell'organizzazione criminale, senza che sia necessario il compimento di specifici atti esecutivi della condotta illecita programmata. La semplice affiliazione e la messa a disposizione del soggetto, in quanto idonea ad accrescere la potenziale capacità operativa e intimidatoria dell'associazione, integrano il reato di partecipazione, a prescindere dalla realizzazione di un concreto apporto alla vita del sodalizio. Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso è infatti un reato di pericolo presunto, in cui la punibilità della sola adesione morale al gruppo criminale è giustificata dalla necessità di reprimere in una fase anticipata condotte idonee a mettere in pericolo l'ordine pubblico, senza che sia richiesta la prova di un nesso causale tra la condotta del singolo e il rafforzamento dell'associazione. Pertanto, la mera qualifica di "uomo d'onore" o la semplice "messa a disposizione" del soggetto sono sufficienti a integrare il delitto contestato, a prescindere dall'effettivo svolgimento di specifici compiti o attività all'interno del sodalizio mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/08/2020 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere MANTOVANO ALFREDO;
sentite le conclusioni del PG TOCCI STEFANO, che conclude per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 13/08/2020- dep. 28/09/2020 il TRIBUNALE di REGGIO CALABRIA-sez. riesame confermava l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di REGGIO CALABRIA il 22/06/2019 nei confronti …

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