Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51298 del 19 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:51298PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale è tenuto ad attestare con fede privilegiata fino a querela di falso solo la data di deposito del provvedimento, in quanto fatto avvenuto in sua presenza, mentre l'annotazione del passaggio in giudicato costituisce una mera ricognizione di dati pregressi ai fini del calcolo del termine per l'impugnazione, senza incidere sul fatto processuale già verificatosi e pertanto sempre rivisitabile in caso di errore. Pertanto, ai fini della decorrenza del termine per impugnare, rileva esclusivamente la data di deposito attestata dal pubblico ufficiale, non potendosi invocare l'errore scusabile ex art. 5 c.p. in relazione all'annotazione successiva dell'irrevocabilità, che non incide sulla conoscibilità del termine per l'impugnazione della sentenza di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/03/2019 del Tribunale di Cagliari;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BINENTI Roberto;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. LIGNOLA Ferdinando per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Cagliari, adito quale giudice dell'esecuzione, con il provvedimento indicato in epigrafe rigettava l'istanza volta ad otten…

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