Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32526 del 23 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32526PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione mafiosa si instaura nella prospettiva di una futura permanenza in essa a tempo indeterminato e si protrae sino allo scioglimento della consorteria, potendo essere significativo della cessazione del carattere permanente del reato soltanto l'avvenuto recesso volontario, che deve essere accertato caso per caso in virtù di una condotta esplicita, coerente e univoca, e non in base a elementi indiziari di incerta valenza. La frequentazione abituale, costante e non occasionale di luoghi di ritrovo degli affiliati, accompagnata da modalità di incontro volte a scongiurare o rendere improbabile la possibilità di captazioni sonore da parte degli inquirenti, costituisce elemento indiziario significativo del coinvolgimento dell'indagato nell'associazione criminale, in quanto spiega l'adozione di tali forme di precauzione soltanto in relazione ad attività di carattere riservato e verosimilmente illecita. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, se coerenti con le risultanze investigative dirette e riferite a un significativo arco temporale, possono concorrere a dare sostanza e consistenza alle valutazioni del giudice in ordine al perdurante inserimento dell'indagato nel sodalizio criminale, senza soluzione di continuità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1248-P/14 Tribunale del Riesame di Reggio Calabria del 10/01/2015;

esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere, Dott. Orlando Villoni;

udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto PG, Dott. SCARDACCIONE Eduardo Vittorio, che ha concluso per il rigetto;

uditi i difensori del ricorrente, avv. (OMISSIS…

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