Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47112 del 19 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:47112PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere perde efficacia e deve essere revocato quando, nel corso del procedimento, vengano meno le esigenze cautelari che ne avevano giustificato l'applicazione, in quanto il mantenimento della misura cautelare in assenza di tali esigenze si porrebbe in contrasto con il principio di proporzionalità e con il diritto fondamentale della libertà personale dell'imputato, tutelato dalla Costituzione. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare costantemente la permanenza dei presupposti che legittimano la misura cautelare, revocandola non appena accerti il venir meno delle esigenze cautelari, anche in pendenza di un ricorso per cassazione avverso il provvedimento che ha confermato la misura, in quanto il sopravvenuto difetto di interesse rende inammissibile il ricorso stesso, senza che ciò comporti la condanna alle spese processuali o al pagamento di una sanzione pecuniaria, non essendo configurabile una ipotesi di soccombenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pa. Ma. n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 4/4/2007 del Tribunale di Taranto;

visti gli atti, l'ordinanza denunziata ed il ricorso;

udita in Pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. Milo Nicola;

Udito il Pubblico Ministero nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. IACOVIELLO F.M. che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il di…

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