Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3236 del 23 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:3236PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 517 c.p. e all'art. 4, comma 49, della L. n. 350/2003 (c.d. "Made in Italy") si configura quando, attraverso indicazioni false e fuorvianti o mediante l'utilizzazione con modalità decettive di segni e figure, il consumatore è indotto a ritenere che la merce sia di origine italiana, anche qualora la lavorazione sostanziale del prodotto sia avvenuta all'estero, purché sull'etichetta o sulla confezione siano apposte diciture che ne attestino espressamente la fabbricazione in Italia o comunque in un paese diverso da quello di effettiva produzione. Pertanto, l'apposizione di un marchio o di un'indicazione della sede dell'impresa produttrice italiana, senza ulteriori elementi che ne attestino espressamente l'origine nazionale, non è sufficiente a integrare il reato, essendo necessario che l'etichettatura o la confezione contengano una dichiarazione falsa circa il luogo di fabbricazione del prodotto. Inoltre, l'errore nell'invio all'estero delle etichette attestanti la produzione in Italia, se provato, può escludere la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, in quanto il dolo richiesto dalla norma incriminatrice presuppone la consapevolezza e la volontà di indurre in errore il consumatore circa l'origine della merce.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4741/2008 CORTE APPELLO di MILANO, del 27/06/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso.

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/10/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIOSI CHIARA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ROMANO Giulio che ha concluso per annullamento senza rinvio per prescrizione.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) di Roma.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza de…

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