Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1266 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:1266SENT

Massima

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Il rilascio della concessione in sanatoria per opere edilizie abusive realizzate in aree sottoposte a vincolo paesaggistico presuppone necessariamente il parere favorevole dell'autorità competente alla tutela del vincolo, non essendo sufficiente il mero decorso del termine per la formazione del silenzio-assenso. Ciò in quanto la normativa in materia di condono edilizio (artt. 32 e 35 della L. n. 47/1985) esclude che il mancato rilascio del parere favorevole possa determinare l'accoglimento tacito della domanda di sanatoria, a tutela dei valori paesaggistici protetti. Inoltre, l'epoca di realizzazione dell'abuso edilizio e la mancata conoscenza del vincolo paesaggistico da parte del proprietario all'epoca dei fatti sono irrilevanti ai fini del rilascio della concessione in sanatoria, essendo sufficiente che il vincolo risulti ancora apposto al momento della valutazione della domanda. Il giudizio di compatibilità paesaggistica deve essere effettuato alla luce della disciplina di tutela vigente, che mira a preservare l'identità culturale e l'aspetto tradizionale del paesaggio, anche attraverso il controllo delle trasformazioni edilizie, ove queste risultino in contrasto con i valori tutelati. Pertanto, il diniego della sanatoria è legittimo qualora l'intervento edilizio abusivo, per la sua natura invasiva e di disturbo della percezione del panorama marino, risulti incompatibile con la tutela paesaggistica dell'area.

Sentenza completa

N. 04648/2011
REG.RIC.

N. 01266/2012 REG.PROV.COLL.

N. 04648/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4648 del 2011, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’Avv. ((omissis)) in Roma, via L. Mancinelli, 60;

contro

Comune di Ardea, in persona del Sindaco p.t., costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dello stesso in Roma, via G.((omissis)), 55;

per l'annullamento

- dell’ingiunzione alla demolizione di cui all’ordinanza n. 32 del 7/2/2011 del Comune di Ardea;

- della comunicazione dell'11/01/2010 Prot. Gen.…

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