Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1000 del 2018

ECLI:IT:TARPA:2018:1000SENT

Massima

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L'Amministrazione non ha l'obbligo di pronunciarsi su un'istanza volta a ottenere un provvedimento in via di autotutela, non essendo coercibile dall'esterno l'attivazione del procedimento di riesame della legittimità dell'atto amministrativo mediante l'istituto del silenzio-rifiuto e lo strumento di tutela offerto ex art. 117 del Codice del processo amministrativo. Infatti, secondo un orientamento giurisprudenziale pacifico, l'Amministrazione non è tenuta a pronunciarsi su una richiesta di riesame in autotutela di un proprio provvedimento, non essendo tale attivazione procedimentale suscettibile di essere imposta coattivamente dall'interessato. Il silenzio serbato dall'Amministrazione su tali istanze non è quindi impugnabile mediante il rimedio del silenzio-rifiuto, non sussistendo alcun obbligo di provvedere. Ciò in quanto la valutazione circa l'esercizio del potere di autotutela è rimessa alla discrezionalità della Pubblica Amministrazione, la quale può legittimamente decidere di non riesaminare un proprio atto, senza che tale scelta possa essere censurata in sede giurisdizionale. La massima si fonda sul principio di separazione dei poteri, per cui l'Autorità giudiziaria non può sostituirsi all'Amministrazione nell'esercizio di poteri discrezionali, come quello relativo all'attivazione del procedimento di riesame in autotutela. Pertanto, il silenzio serbato dall'Amministrazione su istanze di questo tipo non è impugnabile, non essendo configurabile alcun obbligo di provvedere.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/05/2018

N. 01000/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00107/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA NON DEFINITIVA

sul ricorso numero di registro generale 107 del 2018, proposto da
((omissis)), nella qualità di procuratore generale e speciale di ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in ((omissis)), via Micene n. 15;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Alcamo, via Manzoni, n. 7;

per l’annullamento

dell’…

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