Consiglio di Stato sentenza n. 3037 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:3037SENT

Massima

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La concessione edilizia rilasciata in violazione delle norme urbanistiche vigenti al momento del suo rilascio pregiudica di per sé gli interessi pubblici alla cui salvaguardia è preordinata la normativa urbanistica, sicché l'Amministrazione è tenuta a procedere all'annullamento d'ufficio della stessa, anche in assenza di una specifica e dettagliata motivazione sull'interesse pubblico, salvo che il titolare della concessione dimostri di essere in buona fede e di aver maturato un affidamento incolpevole sulla legittimità del provvedimento, tale da giustificare un bilanciamento con l'interesse pubblico al rispetto della pianificazione urbanistica. Pertanto, qualora l'errore che ha determinato il rilascio della concessione edilizia sia attribuibile al titolare della stessa, il suo affidamento non può essere considerato incolpevole, con la conseguenza che l'Amministrazione non è tenuta a motivare ulteriormente sull'interesse pubblico all'annullamento, essendo sufficiente il mero riscontro della violazione delle norme urbanistiche. Il fatto che l'Amministrazione sia intervenuta tempestivamente per annullare la concessione edilizia, non appena accertata la violazione, esclude inoltre che possa rilevare il consolidamento dell'affidamento del titolare, in ragione della celerità dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 07740/2001
REG.RIC.

N. 03037/2013REG.PROV.COLL.

N. 07740/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 7740 del 2001, proposto da:
Tempera Gaspare, rappresentato e difeso dagli avv. Benito Piero Panariti e Marcello Gnemmi, con domicilio eletto presso l’avvocato Benito Piero Panariti in Roma, via Celimontana n. 38;

contro

Comune di Castel di Lama in persona del Sindaco in carica, non costituito in questo grado del giudizio;

nei confronti di

Tempera Maria Assunta, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Fornaro e Sergio Grisolia, con domicilio eletto presso l’avvocato Giuseppe Fornaro in Roma, via Condotti n. 6;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo …

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