Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11320 del 13 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:11320PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa si configura quando un soggetto, pur non essendo organicamente inserito nell'associazione criminale, fornisce un contributo causale, consapevole e volontario al perseguimento delle finalità del sodalizio, attraverso condotte di agevolazione e sostegno economico, anche successivamente all'arresto di esponenti di spicco del clan. A tal fine, rilevano gli elementi indiziari che dimostrino la conoscenza, da parte del concorrente esterno, della destinazione illecita delle somme di denaro da lui procurate o consegnate agli associati, nonché la sua consapevolezza di prestare un apporto funzionale al rafforzamento e alla conservazione dell'organizzazione criminale, a prescindere dalla specifica finalità perseguita dai singoli associati. La valutazione di tali elementi non può essere frammentaria e parcellizzata, ma deve tenere conto della complessiva ricostruzione del quadro indiziario, anche in relazione alle esigenze cautelari, che possono giustificare il ricorso alla misura più afflittiva della custodia in carcere, ove risulti concreto e attuale il pericolo di reiterazione di condotte della stessa specie, in ragione della gravità del contributo prestato e della pericolosità del soggetto, a prescindere dalla sua formale incensuratezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - Consigliere

Dott. RENOLDI Car - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Catania in data 31/05/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore generale, Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 31/05/2017, il Tribunale del riesame di Catania rigetto' il gravame…

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