Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20730 del 29 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:20730PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la condotta degli imputati componenti di una commissione esaminatrice nell'ambito di un pubblico concorso, deve accertare se il reato di falso ideologico commesso in atto pubblico (art. 479 c.p.) concorra o meno con il reato di abuso d'ufficio (art. 323 c.p.), a seconda che la condotta illecita si esaurisca o meno nel falso documentale. Tale valutazione è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, il quale deve esaminare le specifiche circostanze del caso concreto, senza poter ritenere automaticamente assorbito il reato di abuso in quello di falso. Ove il giudice ritenga integrati entrambi i reati, dovrà procedere alla loro distinta contestazione e valutazione, non potendo considerare il delitto di abuso d'ufficio come assorbito in quello di falso ideologico. La giurisprudenza di legittimità, infatti, non si è espressa in modo univoco sul rapporto tra tali fattispecie delittuose, essendo necessario un esame caso per caso della condotta illecita posta in essere dall'agente pubblico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giulian - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian G. - Consigliere

Dott. FUMO Maurizi - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS), parte civile;

in proc. contro:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso la sentenza n. 2944/2009 GIP TRIBUNALE di FORLI' del 07/07/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

Udito il PG in persona del sost. proc. gen. dott. A. Galasso, che ha …

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