Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33131 del 25 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:33131PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia su fatti attinenti all'attività di un'associazione mafiosa possono assumere valore probatorio, anche in assenza di chiamata in correità, qualora siano ritenute effettivamente oggetto di patrimonio conoscitivo comune agli associati. In tal caso, non trovano applicazione i principi elaborati dalla giurisprudenza di legittimità in tema di valutazione delle chiamate in reità o correità de relato, essendo sufficiente che le informazioni riferite dal collaborante siano riconducibili a un flusso circolare di notizie di interesse comune per gli appartenenti al sodalizio criminale, oltre ai normali riscontri richiesti per le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. Tuttavia, le dichiarazioni del collaborante, pur rientrando in tale categoria, non possono da sole giustificare un'affermazione di colpevolezza, necessitando di ulteriori elementi di riscontro, di natura rappresentativa o logica, che siano autonomi e indipendenti rispetto alle altre chiamate in correità. Inoltre, le dichiarazioni del collaborante devono essere valutate in modo coerente con l'impianto accusatorio complessivo, senza contraddizioni logiche interne. Infine, le conversazioni ambientali intercettate possono assumere rilievo indiziario a carico dell'indagato, purché il loro valore probatorio sia adeguatamente motivato in relazione alla posizione dell'indagato nell'ambito del contesto criminale di riferimento e alle concrete modalità di svolgimento del dialogo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/11/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EDUARDO DE GREGORIO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. GIOVANNI ((omissis)) che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) insiste per l'accoglimento del ricorso.
L'avvocato (OMISSIS), quale sostituto processuale dell'avvocato (OMISSIS), si riporta ai moti…

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