ECLI:IT:CASS:2002:18PEN
1 - Con sentenza del 6.7.2000 la corte d'appello di Napoli ha confermato quella resa il 28.5.1998 dal locale tribunale, che aveva condannato V. M. alla pena (sospesa) di un anno e sei mesi di reclusione, quale colpevole a) del reato di cui all'art. 521 c.p. per aver compiuto atti di libidine violenti contro S. Di M., b) del reato di cui agli artt. 582, 585, 576 n. 1 e 61 n. 2 c.p. per aver cagionato alla stessa Di M. lesioni personali guaribili in dieci giorni, al fine di commettere il reato precedente, c) del reato di cui all'art. 594 c.p., per aver offeso l'onore e il decoro della Di M., sputandole sul viso e insultandola con epiteti volgari (tutti commessi in Napoli il 15.3.1995).
2 - Avverso la condanna ha presentato ricorso il difensore dell'imputato, deducendo a sostegno cinque motivi. In particolare lamenta:
2.1 - violazione degli artt. 157 (rectius 159), 178 e 179 c.p.p. perché nel giudizio di primo grado la citazione per l'udienza del 5.…
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