Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34992 del 9 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:34992PEN

Massima

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Il beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale ex art. 175 c.p. può essere riconosciuto d'ufficio dal giudice d'appello ai sensi dell'art. 597, comma 5, c.p.p., ma solo qualora la relativa richiesta sia stata avanzata dalla difesa almeno in sede di conclusioni nel giudizio di merito, e risultino sussistenti i presupposti di legge per la sua applicazione, come l'essere la condanna oggetto di impugnazione la prima pronunciata a carico dell'imputato. In mancanza di tali condizioni, il mancato esercizio di tale potere-dovere da parte del giudice d'appello non costituisce motivo di ricorso per cassazione per violazione di legge o difetto di motivazione, non essendo configurabile un obbligo di pronuncia esplicita in assenza di una richiesta adeguatamente motivata e supportata da elementi di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/01/2020 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PEZZULLO ROSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. DI LEO GIOVANNI, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per maturata prescrizione.
udito il difensore l'avvocato (OMISSIS) si associa alla richiesta del PG; in subordine chiede che il rico…

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