Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Pollica, afferma che: 1. Gli interventi di sistemazione degli spazi esterni, quali la realizzazione di muri di contenimento e l'ampliamento dell'area parcheggio, non soggiacciono al regime abilitativo del permesso di costruire e, pertanto, in assenza di quest'ultimo, non sono soggetti alla sanzione demolitoria prevista dall'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001. Tali opere, infatti, rientrano nell'ambito dell'attività edilizia libera ai sensi dell'art. 6, comma 1, lett. e-ter, del D.P.R. n. 380/2001 o sono da considerarsi interventi meramente pertinenziali subordinati a CILA ai sensi della Tabella A allegata al D.Lgs. n. 222/2016. Inoltre, in considerazione della loro configurazione morfologica e della funzione meramente protettiva, i muri di contenimento non sono suscettibili di alterare la consistenza plano-volumetrica e l'assetto prospettico dell'edificio originario, e pertanto non sono soggetti alla sanzione demolitoria prevista per la tutela paesaggistica. 2. Per quanto riguarda il locale interrato, essendo stato dichiarato dalla parte ricorrente il reinterro integrale dello stesso, il ricorso è divenuto improcedibile in questa parte, essendo venuto meno l'interesse della parte alla decisione. In conclusione, il Tribunale Amministrativo Regionale accoglie parzialmente il ricorso, annullando l'ordinanza di demolizione limitatamente agli interventi di sistemazione degli spazi esterni, mentre dichiara improcedibile il ricorso per la parte relativa al locale interrato.