Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6439 del 11 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:6439PEN

Massima

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Il reato di esercizio di gioco d'azzardo di cui all'art. 718 c.p. si configura con la mera installazione e predisposizione di apparecchi elettronici, come i videopoker, in locali aperti al pubblico o in circoli privati, a prescindere dall'effettivo inizio del gioco, dalla partecipazione di giocatori o dalla sorpresa in flagranza, essendo sufficiente che gli strumenti necessari siano potenzialmente idonei all'uso. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario accertare la funzionalità degli apparecchi o la possibilità di lucrare vincite di denaro o altre utilità economicamente rilevanti, in quanto il fine di lucro è insito nella natura stessa degli apparecchi da gioco, anche quando la posta abbia un valore minimo. Pertanto, la semplice installazione di tali apparecchi in un locale pubblico o privato, in quanto strutturalmente aleatori e predisposti per il gioco, integra il reato di esercizio di gioco d'azzardo, a prescindere dall'effettivo svolgimento del gioco e dalla presenza di giocatori. La determinazione della misura della pena, nel rispetto dei limiti edittali, rientra nell'ampio potere discrezionale del giudice di merito, il quale può motivare in modo sintetico la scelta della pena, purché contenuta in una fascia medio-bassa rispetto al massimo edittale, essendo prevalente l'offensività del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

AG. RO., N. il (OMESSO);

Avverso SENTENZA del 29/01/07 CORTE di APPELLO di BARI;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere dott. MARGHERITA MARMO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto procuratore generale dott. MONTAGNA Alfredo che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

Udito il difensore avvocato FALCO…

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