Consiglio di Stato sentenza n. 4374 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:4374SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo illegittimo, conseguito sulla base di false rappresentazioni dei fatti o di dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell'atto di notorietà false o mendaci, può essere annullato d'ufficio dall'amministrazione in autotutela entro un termine ragionevole, comunque non superiore a diciotto mesi dal momento dell'adozione del provvedimento, senza necessità di specifica motivazione sull'interesse pubblico all'annullamento, in quanto la non veritiera prospettazione da parte del privato delle circostanze di fatto e di diritto poste a fondamento dell'atto illegittimo a lui favorevole non consente di configurare in capo a lui una posizione di affidamento legittimo tutelabile. L'annullamento in autotutela è legittimo anche in presenza di violazioni delle distanze minime dai confini di proprietà e di zona previste dalla normativa statale e dai regolamenti comunali, in quanto tali prescrizioni attengono all'ordinamento civile e ai rapporti giuridici tra privati, materia riservata alla competenza legislativa esclusiva dello Stato, e non possono essere derogate dalla normativa regionale, neppure in presenza di interventi edilizi ammessi in deroga agli strumenti urbanistici vigenti.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/07/2018

N. 04374/2018REG.PROV.COLL.

N. 05861/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5861 del 2017, proposto dai signori ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avv. ((omissis)), e elettivamente domiciliata in Roma, alla via ((omissis)) n. 30, presso lo studio ((omissis)), per mandato su foglio separato unito all’appello;

contro

((omissis)), rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), e con questi elettivamente domiciliato in Roma, alla via Aureliana n. 63, presso lo studio dell’avv. ((omissis)), per mandato in calce alla memoria di costituzione nel giudizio d’appello;

nei confronti

Comune di Sarno, in persona del Sindaco in carica, non costituito in giudizio;

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