Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1328 del 2015

ECLI:IT:TARSA:2015:1328SENT

Massima

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Il potere di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza, quale organo ministeriale preposto al controllo di legittimità, si fonda sulla necessità di tutelare il paesaggio quale valore costituzionale primario, che prevale sugli interessi privati. Tale potere può essere esercitato anche in assenza di una adeguata motivazione da parte dell'autorità comunale che ha rilasciato l'autorizzazione, laddove non risultino esternate le concrete ragioni di compatibilità dell'intervento edilizio con i valori paesistici tutelati. In tal caso, la Soprintendenza può procedere all'annullamento dell'autorizzazione, motivando il proprio provvedimento con riferimento alle caratteristiche oggettive dell'opera e del contesto ambientale, senza che ciò configuri un indebito sconfinamento nel merito delle valutazioni tecniche. Il giudizio di compatibilità paesaggistica, infatti, rientra nella discrezionalità tecnica dell'amministrazione preposta alla tutela del vincolo, sindacabile solo per manifesta irragionevolezza o errore nei presupposti. Inoltre, il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento è difficilmente configurabile in materia paesaggistica, in quanto ogni intervento edilizio, anche se localizzato nella stessa zona, presenta caratteristiche specifiche tali da rendere non comparabili i diversi giudizi di compatibilità. Infine, l'annullamento dell'autorizzazione paesaggistica comporta l'improcedibilità della domanda di condono edilizio, in quanto viene meno il presupposto legittimante la trasformazione urbanistico-edilizia dell'area sottoposta a vincolo.

Sentenza completa

N. 00982/2010
REG.RIC.

N. 01328/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00982/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 982 del 2010, proposto da:
Alfonso Pepe, rappresentato e difeso, come da mandato a margine del ricorso, dagli avv.ti Carmine Volpe e Concettina Soldovieri, tutti elettivamente domiciliati presso lo studio di quest’ultimo in Salerno, al Vicoletto Santa Lucia, n. 6;

contro

Comune di Capaccio, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del Ministro
pro tempore
,
Soprintendenza di Salerno, in persona del legale rappresentante
pro tempore
,
entrambi rappresentati e difesi per le…

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