Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 38083 del 7 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:38083PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti del magistrato di sorveglianza deve essere proposto a pena di inammissibilità da un difensore iscritto nell'albo speciale della Corte di cassazione, in applicazione della modifica apportata agli articoli 571 e 613 c.p.p. dalla legge n. 103 del 2017, che ha escluso la facoltà dell'imputato o del condannato di proporre personalmente tale impugnazione. La legittimazione a proporre il ricorso attiene alla titolarità sostanziale del diritto all'impugnazione, mentre le modalità di proposizione, che richiedono la necessaria rappresentanza tecnica del difensore, attengono al concreto esercizio di tale diritto. L'inammissibilità del ricorso proposto personalmente dal detenuto comporta la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, non potendosi escludere, a distanza ormai di circa un anno dall'entrata in vigore della legge n. 103 del 2017, profili di colpa che giustifichino tale ulteriore sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/02/2018 del TRIB. SORVEGLIANZA di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere FILIPPO CASA.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS), detenuto presso la Casa circondariale di Livorno, ricorre avverso l'ordinanza resa in data 28.2.2018, con la quale il Tribunale di Sorveglianza di Torino ha respinto il reclamo proposto avverso il provvedimento del 25.10.2017, con il quale il Magistrato di Sorveglianza di Cuneo …

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