Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20613 del 24 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:20613PEN

Massima

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Il furto aggravato dal mezzo fraudolento si configura quando lo spossessamento della res avviene "invito domino", ovvero contro la volontà del soggetto passivo, anche se il consenso di quest'ultimo è stato carpito mediante artifici o raggiri. In tali casi, la condotta dell'agente si caratterizza per l'usurpazione unilaterale del bene, realizzata attraverso un'azione preparatoria ingannevole che neutralizza la vigilanza e i mezzi di difesa approntati dal possessore, seguita da un'apprensione repentina e definitiva della cosa. Diversamente, integra il reato di truffa la condotta in cui il trasferimento del possesso della res avviene con il consenso, seppure viziato, della vittima, in quanto l'impossessamento si realizza proprio grazie all'aver condotto artificiosamente il soggetto passivo a scegliere di cedere il possesso del bene. La differenza tra le due fattispecie risiede nella fase risolutiva del processo causale, che qualifica il carattere dell'offesa: nel furto aggravato dal mezzo fraudolento, l'azione unilaterale dell'agente si inserisce tra l'atto dispositivo della vittima e il risultato dell'impossessamento, mentre nella truffa il consenso viziato della persona offesa è determinante per il trasferimento del possesso. Pertanto, il furto aggravato dal mezzo fraudolento ricorre quando l'apprensione della res deriva da un atto di disposizione della vittima radicalmente viziato dagli altrui artifizi e raggiri, ma comunque realizzato contro la sua volontà, mentre la truffa sussiste quando il trasferimento del possesso avviene per effetto di un atto di disposizione della persona offesa, ancorché indotta in errore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SCARLINI E. V. S. - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/04/2019 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MATILDE BRANCACCIO;
letta la requisitoria scritta del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'Appello di Ancona, con la decisione impugnata, emessa il 11.4.2019, in parziale r…

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