Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1275 del 2017

ECLI:IT:TARMI:2017:1275SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Comune, una volta decorso il termine per l'esercizio del potere inibitorio a seguito di una denuncia di inizio attività (DIA), non può più ordinare direttamente la demolizione di un intervento edilizio, ma deve avviare un nuovo procedimento di autotutela nel quale comparare i diversi interessi in gioco. L'Amministrazione, in tali casi, non può esimersi dal valutare la situazione complessiva e dal bilanciare gli interessi pubblici e privati coinvolti, prima di adottare un provvedimento demolitorio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'Amministrazione, decorso il termine per l'esercizio del potere inibitorio a seguito di una DIA, non può più procedere direttamente all'ordine di demolizione, ma deve avviare un nuovo procedimento di autotutela nel quale comparare i diversi interessi in gioco, pubblici e privati, prima di adottare un provvedimento demolitorio. L'Amministrazione non può esimersi da tale valutazione complessiva e bilanciamento degli interessi, anche quando l'intervento edilizio risulti realizzato su area di proprietà condominiale senza le necessarie autorizzazioni degli altri proprietari. La massima giuridica si fonda sull'interpretazione dell'art. 19, comma 4, della legge n. 241 del 1990, che disciplina i poteri dell'Amministrazione a seguito della presentazione di una DIA. Secondo il Tribunale, decorso il termine per l'esercizio del potere inibitorio, l'Amministrazione non può più procedere direttamente all'ordine di demolizione, ma deve avviare un nuovo procedimento di autotutela nel quale comparare i diversi interessi in gioco, pubblici e privati, prima di adottare un provvedimento demolitorio. Tale principio di diritto è formulato in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/06/2017

N. 01275/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00781/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 781 del 2016, proposto da:
LUIGI SAVARINO e DANIELA BALLACCHINO, rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Milano, ((omissis)), n. 21;

contro

COMUNE DI CASORATE SEMPIONE, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;

nei confronti di

MAURIZIO LUPI, non costituito in giudizio;
TIZIANA BALLABIO, non costituita in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento del Comune di Casorate Sempione - Settore Servizi Tecnici - prot. n. 07/2016 del 29 gennaio 2016 e di ogni altro atto preordinat…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.