Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4691 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:4691SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo costituisce un provvedimento vincolato per l'amministrazione comunale, che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico né una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione. L'accertamento della realizzazione di un immobile senza titolo abilitativo è di per sé sufficiente a giustificare l'adozione del provvedimento sanzionatorio, senza necessità di comunicazione di avvio del procedimento. La competenza ad adottare l'ordinanza di demolizione spetta al dirigente comunale o, nei comuni sprovvisti di tale qualifica, ai responsabili degli uffici e dei servizi, in base alle disposizioni legislative che regolano l'assetto delle competenze degli organi degli enti locali. Il decorso di un ampio lasso di tempo tra l'edificazione abusiva e l'accertamento dell'abuso non comporta alcun affidamento in capo al proprietario e non incide sulla legittimità dell'ordine di demolizione. La sanzione pecuniaria prevista dall'art. 31, comma 4-bis, del d.P.R. n. 380/2001 è applicabile nella misura massima di euro 20.000,00 in caso di mancata ottemperanza all'ordine di demolizione, a prescindere dall'entità dell'abuso edilizio, in quanto tale sanzione è volta a punire la condotta omissiva del destinatario dell'ingiunzione e a consentire al Comune di recuperare le spese di ripristino.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/10/2020

N. 04691/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00495/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 495 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Giovanna Bocchetti, Giuseppina Bocchetti, Salvatore D'Aniello e Luca Salzano, rappresentati e difesi dagli avv.ti Fata Musto ed Eduardo Romano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico elettivo presso lo studio dell’avv. Carlo Iaccarino in Napoli alla via S. Pasquale A Chiaia 55;

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Giacomo Pizza, Bruno Ricci, …

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