Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37048 del 14 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:37048PEN

Massima

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Il concorso nel reato di estorsione aggravata si configura quando il soggetto, pur non essendo direttamente coinvolto nell'attività estorsiva, opera in base a un previo accordo finalizzato ad agevolare le modalità consumative del reato, anche attraverso condotte di mediazione e rappresentazione di possibilità di riduzione della somma estorta, che costituiscono ulteriori mezzi per vincere le resistenze della vittima. Tali condotte, ancorché non direttamente minacciose, rientrano nel paradigma dilatativo della tipicità previsto dall'articolo 110 c.p. e integrano il concorso nel reato di estorsione aggravata, in particolare quando siano accertati collegamenti con esponenti della criminalità organizzata e l'utilizzo di metodi camorristici. La concessione delle attenuanti generiche è esclusa in presenza di gravi modalità della condotta, anche in assenza di precedenti penali dell'imputato o di modestia dell'ingiusto profitto conseguito, non potendosi ritenere sufficiente la sola incensuratezza a giustificare l'applicazione dell'articolo 62-bis c.p. Inoltre, la circostanza aggravante dell'articolo 7 della Legge n. 203 del 1991 si applica anche alla condotta di chi, pur non appartenendo ad associazioni di tipo mafioso, si avvalga del metodo mafioso fondato sull'esistenza in una data zona di tali associazioni, senza che sia necessario un preventivo accertamento della sua effettiva e stabile intraneità al sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. LU. N. IL (OMESSO);

2) MI. RA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1987/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 03/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FODARONI Maria Giuseppina che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso del Mi. e per il rigetto del ricorso del Ca. ;

Udi…

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