Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12207 del 22 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12207PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, adottato dall'autorità di pubblica sicurezza per finalità di tutela dell'ordine pubblico, impone all'obbligato di presentarsi personalmente presso gli uffici di polizia indicati, a prescindere dal legame con la squadra di calcio, e secondo le modalità prescritte, anche qualora l'obbligato si trovi temporaneamente in una diversa località per motivi di lavoro, dovendo in tal caso adempiere l'obbligo presso la questura competente per il luogo in cui si trova. La mancata ottemperanza a tale obbligo, senza addurre valide cause di forza maggiore, integra la fattispecie di reato prevista dalla legge, essendo irrilevante che in quel momento non si stesse svolgendo alcuna manifestazione sportiva della squadra di riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. MOCCI Mauro - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/07/2015 della Corte d'Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dr. Mauro Mocci;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Canevelli Paolo, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) era condannato dal Tribunale di Milano alla pena di mesi otto di reclusione ed Euro 7.000 di multa, ai sensi d…

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